A parte un’iniziativa filatelica, tanto meritevole quanto isolata, da parte del Principato del Lichtenstein, il centenario della morte di Ruggero Leoncavallo è passato, a livello generale, quasi inosservato. Ai Sassi di Matera è andata in onda una versione speciale di Cavalleria rusticana quale celebrazione del verismo musicale italiano, ma poco si è detto dell’opera “Pagliacci”, tradizionalmente abbinata, anche a livello discografico, a quest’opera di Mascagni. L’illustre Maestro napoletano uno dei padri di questa importante corrente musicale è stato bellamente ignorato. Oggi, tuttavia, sempre attenti a promuoverne l’opera e la figura umana, ci troviamo riuniti in un luogo ameno, che Leoncavallo nei suoi desideri aveva designato quale ubicazione per il suo eterno riposo. All’ombra del porticato della Chiesa della Madonna di Ponte, egli può, tranquillamente e meritatamente, godere del magnifico panorama che si specchia nel Lago Maggiore.

